martedì 8 luglio - 2014
Home Authors Articoli diFrancesco Castaldi

Francesco Castaldi

4 ARTICOLI 0 COMMENTI

0

Questa sera nell’impareggiabile ed esclusivo scenario del borgo marinaro di Sant’Angelo d’Ischia, al Divina un particolarissimo locale, ricavato da un’antica abitazione di pescatori e situato direttamente sulla spiaggia, nato sulle ceneri del “Corallo Nero” il più esclusivo night ischitano negli anni 80.

CucinArt – Cibo a regola d’Arte è una nuova rassegna dedicata alle eccellenze gastronomiche che vedrà come protagonisti assoluti i migliori chef della Campania.
Le cene al Divina sono un entusiasmante avventura per degustare un menu firmato

Il protagonista del primo appuntamento è lo Chef Pasquale Palamaro, nato a Ischia nel 1978 da sempre è legato ad una passione, quella di cucinare, trasformandola in un lavoro, facendo suo un antico proverbio che recitava….”trova un lavoro che ami e non lavorerai più”. Dopo varie esperienze lavorative il 15 maggio del 2009, per lo Chef Palamaro si è aperta una importante finestra, sul panorama incantevole del famosissimo albergo Regina Isabella di Ischia dal colore indaco da cui prende il nome il ristorante al suo interno, ovvero “Indaco”, ricevendo il prestigioso riconoscimento della Guida Michelin 2013 con una stella.

Parmigiana-di-Melanzane-2

Da questo momento lo Chef Pasquale Palamaro è considerato la sesta stella de L’ Albergo Regina Isabella di Ischia, Chef di Indaco. Con la sua cucina moderna e creativa porta un nuovo tributo alla tradizione culinaria della Campania, la regione più dinamica nella Guida Michelin 2013.

Orgoglio della famiglia Carriero proprietaria dell’albergo che decise di offrire ai propri ospiti un secondo ristorante per affiancare ad una cucina di tradizione una cucina più moderna, apprezzata dai palati sempre più esigenti della propria clientela e di quella internazionale. La cucina dell’ Indaco, guidata brillantemente dallo Chef Pasquale Palamaro insieme allo Chef Luigi Castagna è riuscita a rispondere a questi obiettivi. L’esperienza di Palamaro è stata suggellata dalla collaborazione con nomi illustri del panorama culinario italiano ed internazionale come gli Chef stellati Aimo e Nadia, Ugo Alciati, Alfonso Iaccarino, Emanuele Scarello. Questa impegnativa ma gratificante esperienza si trasformò per lo Chef Palamaro in una proficua palestra che gli rubò il cuore e l’anima, stimolandolo ancora di più e facendolo, da allora, dedicare con tenacia ed energia alla ricerca di nuove tecniche e materie prime che gli consentissero di esprimere al meglio i sapori e i colori della sua terra.

art_2012_33_12_1_g

Inoltre, l’arricchimento formativo continua nel periodo invernale al fianco di Chef del calibro di Antonio Cannavacciuolo dell’Hotel Villa Crespi di Orta San Giulio e di Anthony Genovese del Pagliaccio di Roma è diventata uno scambio continuo che porta Pasquale a rendere la sua cucina sempre più identificativa di un territorio ricco di risorse com’è il nostro meridione d’Italia. La sua cucina è composta dall’80% di prodotti del mare, quindi una cucina marinara ma anche territoriale. Quello che considera il suo “lato estremo” è la presentazione dei piatti perchè lo reputa un elemento che non danneggia il palato ma valorizza il piatto. Se può essere considerato un difetto di Pasquale e quello di “non sentirsi mai soddisfatto anche davanti ad un grande piatto, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo”. Nella sua cucina trionfano anche le verdurine del suo orto coltivato con passione, in cui ama condurre gli ospiti dell’albergo per rubare e degustare insieme qualche primizia di stagione.

art_2012_33_12_3_g

il Menù di sabato è il seguente:

Antipasto:
- Aculei di mare su spuma di patate

Primo :
- Tortelli di coniglio agro affumicato di melanzane e vongole

Secondo :
- Nasello in acqua cottura di citronella e terra di patate

Dessert :
- Delizia a limone con liquirizia e zafferano

Il tutto accompagnato da un vino rosato, prodotto dalle Cantine Tommasone, partner di questa rassegna.

1088765133rosamonti

Un appuntamento da non perdere per gli amanti della gastronomia, un esperienza e una location uniche.

0

La simpatica kermesse, giunta alla sua terza edizione, è stata organizzata da alcune classi del Liceo di Ischia ai piedi dell’incantevole Torre di Michelangelo

di Francesco Castaldi

ISCHIA – Nel corso della serata di venerdì 30 maggio, presso la Torre di Michelangelo a Cartaromana, con il Castello Aragonese a fare da suggestivo sfondo, si è svolta la terza edizione del reading poetico promosso delle classi IV A, V E e V G del Liceo di Ischia, sotto l’attenta ed appassionata supervisione del professor Vincenzo Pesce, docente di lingua inglese, e della professoressa Lucia Chiosi, insegnante di italiano e latino. In questa meravigliosa e serena atmosfera si sono avvicendati i ragazzi e le ragazze delle tre classi liceali, che hanno declamato ai presenti versi propri e anche componimenti d’autore. La serata è stata inoltre allietata da alcuni ragazzi che si sono esibiti cantando e suonando. Calorosissimo è stato il pubblico, che ha dimostrato davvero di apprezzare molto le performance dei ragazzi che simpaticamente hanno deciso di mettersi in gioco.

Visibilmente soddisfatta ed emozionata la preside del Liceo di Ischia, la professoressa Lucia Monti, che ha dichiarato al nostro quotidiano: «Sono particolarmente colpita, innanzitutto perché è la prima volta che prendo parte a questo evento. Il professor Pesce mi ha addirittura riferito di un’edizione svoltasi circa venti anni fa, con le poesie vergate con l’utilizzo del pennino, davvero ben curata anche allora, di cui purtroppo non ci è pervenuta alcuna documentazione. È stata una serata molto emozionante, i ragazzi sono stati bellissimi. Credo che siano stati davvero naturali, spontanei, è stato un evento che è cresciuto man mano che si andava avanti».

strumenti

foto: Giovan Giuseppe Lubrano

«Un plauso deve essere necessariamente tributato ai ragazzi del Liceo, che sto imparando a conoscere perché sono pochi mesi che sono reggente di questo istituito, ma sono davvero molto contenta, perché hanno dimostrato di avere una creatività e un’originalità non comuni, e questo mi fa piacere. Oltretutto – ha sottolineato la professoressa Monti – hanno presentato delle composizioni poetiche molto belle e, in diversi casi, anche di carattere personale. Nella mia vita non mi sono mai cimentata nella poesia, però apprezzo tanto chi possiede il dono della scrittura, e questa sera in particolare ho ascoltato con viva partecipazione e interesse».

«Le confesso – ha concluso la preside – che mi sono molto emozionata, ho vissuto dei momenti belli, con alcuni ragazzi che hanno anche cantato e suonato. Gli studenti si sono cimentati in tante cose, e io ho molto ammirato i contenuti, e soprattutto la naturalezza, la spontaneità e il grande spirito d’intraprendenza senza avere preoccupazione né dei giudizi né dei commenti, e questo è sicuramente l’aspetto più bello».

foto: Annette Aversano

foto: Annette Aversano

«È stata una serata in cui abbiamo capito e speriamo di aver fatto capire a tutti quanto sia importante esprimere il lato artistico che caratterizza ognuno di noi», ha dichiarato Antonio Di Iorio, che frequenta la V E dello Scientifico. «Superando timidezze e timori abbiamo espresso noi stessi attraverso le forme d’arte che ritenevamo più adatte, come la poesia e la musica. Ognuno è riuscito a svolgere il proprio ruolo contribuendo a un organizzazione che, se pur non esemplare, può essere considerata di gran valore in rapporto alla nostra scarsa esperienza organizzativa. A svolgere un ruolo determinante sono stati anche i professori Vincenzo Pesce e Lucia Chiosi, che ci hanno soprattutto spronato a impegnarci e a superare ogni forma di timidezza, il signor Amedeo Piro, che ha messo a disposizione l’attrezzatura scenica e sonora, il signor Michelangelo Messina per il fondamentale aiuto organizzativo, e infine il professor Silvano Brandi, che ci ha aiutati con la location, uno degli elementi che hanno contribuito a rendere questa serata davvero magica e speciale».

foto: Annette Aversano

foto: Annette Aversano

Al termine dell’esibizione il gruppo e alcuni professori che hanno preso parte all’evento si sono recati in una nota pizzeria di via Leonardo Mazzella, dove tra una coca-cola, un ricco antipasto e una pizza l’allegra comitiva ha goliardicamente concluso la serata. Un evento davvero ben riuscito e che speriamo vivamente possa presto ripetersi, perché di ragazzi volenterosi e pieni di spirito d’iniziativa sulla nostra isola ce ne sono, basterebbe semplicemente valorizzarne maggiormente le potenzialità. Non possiamo far altro che complimentarci con i ragazzi del Liceo e rimandare i nostri lettori alla prossima edizione di questo reading, che sicuramente non tradirà le aspettative di quanti, sull’isola d’Ischia e non solo, amano la poesia e si dilettano a comporre versi. 

foto: Annette Aversano

foto: Annette Aversano

0

L’incontro si terrà presso l’Auditorium del Polifunzionale il 16 maggio alle ore 18.30. L’isola e le politiche del mare al centro delle riflessioni dei ragazzi della Scuola Diocesana di Formazione Politica, giunta al suo secondo anno di attività

ISCHIA – Il mare è il nostro bene comune, nonché la nostra identità, ma lo usiamo come fosse un’inesauribile risorsa da piegare ai nostri capricci! Eppure ci offre l’occasione di ripartire proprio da esso, dai suoi problemi, per rinnovare il senso della nostra appartenenza all’intera isola. Per questo, il mare è, oggi, tra i nostri principali beni “politici”. Giunti al secondo anno di formazione, Kosmopolis ha voluto impegnarsi per uno dei più urgenti problemi politici dell’isola: il mare. Ha svolto un’inchiesta a vari livelli, da cui emerge un quadro contraddittorio.

Una ricerca sociologica, promossa dai giovani di Kosmopolis, nella quale sono stati intervistati oltre quattrocento abitanti dell’isola, ha mostrato quanto gli isolani abbiano a cuore il mare e come ne percepiscano il benessere economico che esso produce. La maggior parte degli intervistati giudica positivamente la regolamentazione dell’Area Marina Protetta e considera i nostri lidi un bene inalienabile di rilevante interesse pubblico.

Al tempo stesso, però, l’analisi dei processi politici degli ultimi anni ha evidenziato che, sul tema della depurazione, ci sono state fasi contraddittorie, dovute anche all’evidente debolezza espressa dal frazionamento del governo dell’isola, articolato in sei diverse amministrazioni. In tale vulnerabilità, si sono insinuati interessi contrastanti, dovuti anche ad una mancata concertazione tra tutti gli enti preposti alla tutela del mare.

Eppure un bene così prezioso viene continuamente minato dagli scarichi fognari incontrollati e dall’assenza di depurazione, mentre mancano sufficienti analisi che possano indicare il suo stato di salute. Inoltre un’attendibile previsione, condotta grazie ai dati forniti dalla Stazione Zoologica “A. Dohrn”, ha mostrato quali potrebbero essere, nel futuro, gli effetti locali dell’acidificazione del mare e i danni causati da particolari tipi di pesca, evidenziando esiti sconfortanti. In sintesi: chissà come sarà il mare ischitano nel prossimo secolo.

L’incontro organizzato da Kosmopolis esporrà tutti questi risultati. Ma non è la denuncia che sta a cuore agli studenti di Kosmopolis, quanto l’amore per la nostra isola e il desiderio di poter dare un contributo specifico al fine di vederne risolti i problemi.

Partendo dalla considerazione che la complessità dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente, è tale da non poter affidare il delicato processo decisionale ad un singolo, sia esso un tecnico o un politico, è più che mai indispensabile puntare ad un approccio integrato, capace di includere contemporaneamente la dimensione ambientale, economica, sociale e culturale, affinché la politica possa poi giungere alla sua decisione finale.

Per queste ragioni all’appuntamento del 16 maggio sono state invitate le autorità politiche e gli amministratori, gli studiosi e i tecnici, i cultori degli argomenti trattati e la società civile, per un dibattito, attraverso il quale, giungere ad un’agenda politica condivisa per la nostra isola, accogliendo certi recenti segnali postivi che vengono dalle amministrazioni isolane e stimolandone altri.

0
Luglio 2012 - Un cittadino si sdraiò a terra per impedire il transito degli automezzi nel parcheggio del Palazzetto dello sport

Luglio 2012 – Un cittadino si sdraiò a terra per impedire il transito degli automezzi nel parcheggio del Palazzetto dello sport

di Francesco Castaldi

FORIO – Quella relativa al Palazzetto dello sport di Forio – che in molti con amaro sarcasmo hanno ribattezzato “Palamunnezza” – è una vicenda che affonda le proprie radici nel passato, tanto che per ripercorrerla nella sua interezza non basterebbe neppure lo spazio di due pagine di giornale. Ciò premesso, ci sembra quantomeno paradossale che un’amministrazione coscienziosa e, almeno a parole, vicina alla cittadinanza foriana, abbia deciso di approvare in sede di Giunta municipale (svoltasi l’8 maggio scorso) una delibera che non temiamo di definire mortificante e scandalosa per l’intera cittadinanza, che con non pochi sacrifici contribuisce a rimpinguare le casse comunali.

Il testo della predetta delibera che è stata approvata ha ad oggetto la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti urbani (carta, cartone, plastica, vetro, ingombranti, raee, rup, sfalci ecc.), che dovrebbero essere raccolti, almeno nelle astratte intenzioni dei proponenti, nell’area di proprietà comunale (località Casale), sita nelle adiacenze del Palazzetto dello sport di Forio. La deliberazione, per la cronaca, è stata votata all’unanimità dalla Giunta foriana (presieduta dal sindaco Francesco Del Deo e costituita dal suo vice Gianni Matarese e dagli assessori Mena Amalfitano, Vito Manzi, Giuseppe Di Maio e Luciano Castaldi).

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’8 aprile 2008, che disciplina i centri di raccolta dei rifiuti differenziati, attribuisce al comune il compito di autorizzare i centri di raccolta comunale dei rifiuti, a condizione che gli stessi rispettino la normativa urbanistica ed edilizia vigente, e che inoltre ne venga data comunicazione alla Regione e alla Provincia. Dal momento che il centro di raccolta di Zaro è attualmente oggetto di sequestro giudiziario e che pertanto urge trovare una soluzione  alternativa affinché possano essere scongiurati il blocco totale della raccolta differenziata e il conseguente commissariamento del comune di Forio, i membri della Giunta hanno deciso di optare per quella che, almeno sulla carta, apparirebbe come la soluzione migliore per tutti.

L'area in cui verrà realizzato in centro di raccolta

L’area in cui verrà realizzato il centro di raccolta

Eppure non tutte le soluzioni, per quanto esse possano di primo acchito risultare risolutive di una determinata problematica, riescono a sortire gli effetti inizialmente auspicati. Il sindaco e i suoi assessori ritengono davvero di poter risolvere definitivamente il problema investendo ben 290 mila euro (mica noccioline) per la realizzazione di un centro di raccolta rifiuti in prossimità di un luogo dove si pratica sport e, soprattutto, nel quale vivono degli interi nuclei familiari?

In un libricino di fiabe scritto dai fratelli Grimm intitolato “Costituzione”, a un certo punto si legge una frase che, in questa precisa sede, ci sembra opportuno rammentare ai nostri lettori: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Ma questo concetto temiamo che sia proprio sfuggito all’amministrazione Del Deo in fase di approvazione della delibera. Probabilmente il sindaco e la sua Giunta, al di là dei provvedimenti adottati dalla Procura della Repubblica – che ha sottoposto a sequestro l’area di Zaro – ritengono più importante assecondare i capricci di una ochetta giuliva come la Ferilli piuttosto che tutelare, come prevede la legge, la salute dei propri cittadini.

Come soleva dire il filosofo danese Søren Kierkegaard «la vita è fatta di scelte»: purtroppo quella presa negli scorsi giorni da Del Deo e dai suoi fidi assessori è, senza mezzi termini, una scelta amministrativa scellerata e iniqua. Auspichiamo, ovviamente, che il primo cittadino possa ravvedersi e valutare di edificare il centro di raccolta dei rifiuti in un’altra zona, possibilmente lontana dal centro abitato. È perfettamente inutile, infatti, tentare di ingraziarsi i residenti del posto promettendo che verrà ridotto loro l’importo della Tari: la salute è un diritto non barattabile.

Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il leader del Pciml Domenico Savio, che ha così commentato sul social network Facebook: «Forio non ha un’amministrazione degna di questo nome, è governata da un gruppo di dittatorelli presuntuosi e autoritari che governa facendo arricchire i privati (si vedano, ad esempio, gli appalti della nettezza urbana) e impoverendo la nostra collettività coi disservizi, a partire dal dissesto stradale, il travaso della spazzatura sulle strade, il deposito dell’asfalto grattato nell’area del Palazzetto dello Sport, la collocazione del centro di raccolta dei rifiuti differenziati accanto allo stesso Palazzetto dello Sport, le spiagge e il territorio sporchi e l’inquinamento territoriale.

Purtroppo, al pari del passata – ha proseguito Savio –, anche questa amministrazione l’ha eletta la stragrande maggioranza del popolo foriano, compreso tanti di quelli che si lamentano sul web, che non partecipano alle iniziative di lotta promosse dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e dal suo consigliere comunale Domenico Savio. Senza lotta politica e sociale per il nostro paese non c’è speranza di rinascita, dovete svegliarvi, avere il coraggio di scendere in piazza e di protestare con noi, a partire dalla partecipazione ai lavori del Consiglio comunale. Noi ci siamo sempre stati e ci siamo, aspettiamo un vostro segnale di adesione e partecipazione».


Get Widget