lunedì 20 ottobre - 2014
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C.M.

Ischia. La settimana scorsa vi abbiamo raccontato la storia dell’uomo capace di raggirare alcuni turisti affittando loro, tramite internet, un’abitazione ischitana non di sua proprietà. Dalle prime indagini sono risultate tre le famiglie truffate, tutte settentrionali: due di queste sono giunte sull’isola, e fortunatamente hanno proseguito la vacanza; un’altra è riuscita ad annullare il bonifico. La triste storia, però, non si ferma qui: alla luce delle numerose segnalazioni telefoniche arrivate in questi giorni alla stazione della Polizia di Ischia, si sono aggiunti i casi di turisti abbindolati provenienti da Santa Maria Capua Vetere, Padova e dalla Toscana. Anche loro, come le altre vittime, sono rimasti colpiti dall’incredibile offerta presentata da S.M., 52enne di Pianura denunciato a piede libero per il reato di truffa, che sul sito internet Subito.it ha messo in affitto una casa esistente in Via Enea, nel centro d’Ischia. L’immobile, però, è stato presentato sul web per quello che non è, una villa dotata di tutti i comfort, tra abbonamento Sky, aria condizionata e piscina (con tanto di fotografia “rubata” dal sito di un albergo). Aggiungiamoci la posizione centrale e il prezzo concorrenziale – 4500 € per tre mesi per una villa al centro – e possiamo solo immaginare che le offerte siano schizzate alle stelle, con il fitta camere truffaldino che magari già si stava pregustando una bella vacanza, e speriamo non a Ischia. Alla luce delle condizioni favorevoli proposte, intenzionate a passare le vacanze sull’isola verde, le altre tre famiglie truffate hanno anche loro lasciato una caparra del 30% per affittare la villa: si parla di cifre tra i 200 e i 500 Euro inviate sempre allo stesso Iban, circostanza che ha chiaramente facilitato le operazioni dei poliziotti coordinati dal Vice Questore Stefania Grasso. Negli ultimi tre casi, rispetto ai primi due che hanno nei fatti dato il via all’indagine, i turisti non si sono recati sull’isola verde e dunque non hanno bussato alla porta dell’abitazione in Via Enea (non conoscendo così il vero proprietario dell’immobile, ovviamente all’oscuro di tutto). Questo grazie alla comunicazione della Questura di Napoli, in cui è stata spiegata nel dettaglio la vicenda segnalando altresì il numero del Commissariato di Polizia di Ischia per eventuali segnalazioni. In questi giorni sono così arrivate molte telefonate in Via delle Terme: per questo, non si esclude che la truffa possa essere andata a segno altre volte. Una vicenda, questa, che mostra che anche Ischia non è estranea alle tante truffe che caratterizzano internet, un’arma a doppio taglio per chi non è abituato a comprare oggetti e servizi sul web. Il nostro consiglio, rivolto agli ischitani che amano viaggiare e ai turisti che ci leggono, è sempre lo stesso: prima di spendere i vostri soldi, controllate, pretendete informazioni dettagliate, cercate recensioni di altri utenti sui proprietari, veri o presunti che siano. Le potenzialità e i benefici di internet sono infiniti ma, attenzione, il furbetto pronto a colpire chi non conosce le dinamiche del web è sempre dietro l’angolo.

 

Di Mauro Iovino

Fotoservizio di Gennaro Romano

FORIO – Le ruspe di Stato sono tornate a Ischia, dopo una lunga assenza. Nella zona di Citara, a pochi passi da un campo di calcetto e nei pressi dei Giardini Poseidon, gli uomini della Questura di Napoli e del commissariato di Ischia hanno effettuato ieri l’accesso e quindi dato il via alle operazioni di abbattimento di un immobile abusivo, di proprietà di Vincenzo Di Costanzo, gravato da sentenza penale passata in giudicato. L’immobile, 120 mq su un piano e 80 mq circa su un altro, era suddiviso in mini appartamenti affittati nel periodo estivo. Diversamente da altri casi, parliamo dunque di abusivismo speculativo e non di necessità: all’interno la Polizia guidata dal Vice Questore Stefania Grasso ha infatti trovato numerosi posti letto, che erano occupati da tempo da indiani e alcune russe che avevano affittato l’immobile, con estrema probabilità in assenza di contratto regolare. Nel momento dell’operazione gli affittuari non erano presenti, ma poi alcuni di loro sono entrati nell’immobile per recuperare le proprie cose, quando si sono resi conto che l’azione di demolizione era ormai vicina. Insomma, questa volta nessun rinvio: l’immobile doveva essere abbattuto già nello scorso inverno, ma gli avvocati del proprietario avevano proposto incidente di esecuzione a Dicembre e le operazioni di demolizione erano state sospese. Il ricorso alla fine è stato rigettato e la Procura della Repubblica di Napoli ha dato il via alle operazioni di demolizione eseguite ieri mattina, che – su 200 mq – hanno salvato solo 60 mq, appartenenti alla moglie di Vincenzo Di Costanzo. A rendere esecutivo il provvedimento della Magistratura il Vicequestore Stefania Grasso con i propri uomini affiancati dagli uomini del reparto mobile di Napoli, i Vigili del fuoco, il Comandante della polizia locale, Ing. Iacono, il capoufficio tecnico comunale, architetto Matarese, gli uomini dell’EVI, quelli dell’Enel, l’assistente sociale del comune di Forio, dott. Schioppa, e la ditta incaricata all’abbattimento. È stata prima staccata l’acqua, poi l’energia elettrica, sono state rimosse anche le bombole di gas per la cucina, mentre per raccogliere tutto ciò che si trovava nelle stanze da abbattere – letti, suppellettili, tavoli e mobilio di vario genere – è stato convocato sul posto un camion della Ego Eco. Gli operai della società hanno provveduto successivamente a depositare il materiale nell’ex locale della polizia locale di Panza. Dopo tutte queste operazioni preliminari è stato quindi effettuato l’accesso da parte delle forze dell’ordine e della ditta e nei prossimi giorni, già da stamattina, sarà possibile proseguire con l’abbattimento vero e proprio che, come detto, non interesserà solo una piccola parte dell’immobile. Le operazioni – dopo le iniziali resistenze dei proprietari – sono proseguite senza particolari problemi: perfetto il coordinamento del Vice Questore Grasso che, con l’ausilio di mezzi di piccola dimensione e con interventi veloci, in una zona molto frequentata, ha limitato i danni non creando particolari disagi ai turisti di passaggio per raggiungere un’attività ricettiva, preservando così l’immagine dell’isola verde.

A fare gli onori di casa ecco il coordinatore regionale, che ripartirà proprio dallo stesso locale in cui, in una mite serata dello scorso maggio, sancì la definitiva rottura con Giosi Ferrandino

CRISTIAN MESSINA

ISCHIA. Parte la riscossa di Forza Italia a Ischia. Dopo oltre un mese di silenzio, in attesa delle decisioni di Giosi Ferrandino in merito al rimpasto della Giunta, la lista ‘Progresso per Ischia’ è pronta a dire la propria versione e a fare quadrato, per tornare più forte di prima. Secondo voci sempre più insistenti, sabato mattina si terrà al Bar Calise a Ischia una conferenza stampa alla presenza di Luigi Mattera, Giorgio Luigi Balestrieri e Marianna Boccanfuso. A fare gli onori di casa sarà il coordinatore Regionale Domenico De Siano, che sull’isola ripartirà proprio dallo stesso locale in cui, in una mite serata dello scorso maggio, sancì la definitiva rottura con Giosi Ferrandino. Una presenza, questa, che conferma ancora una volta il profondo rapporto che lega l’ex sindaco di Lacco Ameno e gli esponenti recentemente scomunicati da Ferrandino, fedeli allo stesso De Siano anche quando veniva implicitamente chiesto loro di rinnegarlo per continuare un progetto amministrativo iniziato nella primavera 2012. E, invece, Luigi Mattera e soci sono rimasti sulle loro posizioni, come quando prima delle Europee ammisero di votare Forza Italia: si sono dunque dimostrati coerenti, e ora sperano di raccogliere i frutti di un mese fatto di attendismo, come palesato nell’ultimo consiglio comunale, in cui non hanno votato nessuno degli ordini del giorno. Le recenti vicende hanno poi cambiato le carte in tavola ed è in questo scenario che si inserisce l’appuntamento che dovrebbe tenersi sabato mattina al Calise e che, curiosamente, potrebbe cadere ad una settimana esatta da un’altra conferenza stampa, quella tenutasi nella sala consiliare del Comune d’Ischia, in cui il primo cittadino ha ufficializzato l’epurazione della Boccanfuso e l’entrata tra gli assessori di Rosa Ambrosino. Un atto politico chiaro che potrebbe avere delle conseguenze importanti in consiglio comunale: in questo senso, non ci sorprenderemmo se sabato i “forzisti” ischitani dovessero annunciare che i prossimi tre anni saranno di dura opposizione alla maggioranza guidata dall’attuale sindaco del comune capoluogo, secondo loro venuto meno ad un accordo che stando alle varie dichiarazioni non era ritenuto sciolto («Per noi non è cambiato niente», hanno ammesso a più riprese Mattera e la Boccanfuso). In questo scenario, sabato sarebbe curioso scoprire, magari leggendo tra le righe, se gli esponenti di ‘Progresso per Ischia’ e l’apparato di Forza Italia siano interessati ad un’eventuale coalizione allargata (vedi lista civica), nel tentativo di creare una vera alternativa alla squadra guidata da Giosi Ferrandino, in vista delle elezioni del 2017. Una prospettiva, questa, su cui sta ragionando con attenzione l’attuale minoranza, e dunque i vari Carmine Bernardo, Salvatore Mazzella e Ciro Ferrandino (con quest’ultimo che l’ha detto a chiare lettere proprio sulle pagine del nostro quotidiano); una prospettiva a cui potrebbero altresì essere interessati i tanti esclusi degli ultimi anni, da Luigi Telese a Gianluca Trani, che sembra sempre più intenzionato a presentarsi alle prossime comunali come candidato sindaco. Ovviamente non è da scartare l’ipotesi che ‘Forza Italia’, dopo anni di accordi e disaccordi, decida di correre da sola, forte dell’appoggio di un testimonial d’eccezione come Domenico De Siano, in grado di muovere, e di tanto, gli equilibri politici nostrani. Vedremo, nel frattempo non ci resta che aspettare la sempre più probabile conferenza di sabato, che potrebbe avere il sapore della resa dei conti dopo un mese fatto di inciuci e tanta confusione.

Il primo cittadino è un fiume in piena: «L’immobilismo della Giunta Caldoro frena lo sviluppo della Campania: Governatore rifletta su dimissioni»

 

Di Cristian Messina

Ischia – Continua lo scontro tra Comune d’Ischia e Regione Campania. Ancora una volta il sindaco Ferrandino torna a parlare del Pontile di Italia 90 e delle inadempienze della Giunta guidata dal governatore Stefano Caldoro. In un comunicato al vetriolo, il primo cittadino del comune capoluogo ha annunciato il completamento della messa in sicurezza del pontile della discordia. Sono state infatti rimosse strutture fatiscenti, insieme a detriti e immondizia che usurpavano – e non poco – il porto del comune capoluogo, a punto tale che non sono stati pochi i turisti che negli ultimi mesi si sono lamentati dello spettacolo indecoroso. Per il sindaco la colpa è principalmente dell’ente regionale: «C’è una totale mancanza di attenzione da parte della Giunta Caldoro verso realtà come l’isola d’Ischia. È una situazione insostenibile, abbiamo bisogno di risposte». Alla luce del presunto menefreghismo della Regione, il Comune d’Ischia ha provveduto con un atto d’imperio e attraverso l’utilizzo dei suoi operai alla bonifica dell’area, nonostante i lavori fossero di competenza regionale e la gara d’appalto, dichiarata chiusa nel novembre 2013, prevedesse interventi per un importo di circa 1,5 milioni di euro per la demolizione del vecchio pontile e la realizzazione del nuovo approdo per gli aliscafi. «L’immobilismo di Caldoro e della sua maggioranza costituisce un freno allo sviluppo della Campania. Non possiamo essere vittime degli equilibri precari di una Giunta che si ostina a restare al suo posto nonostante non abbia più i numeri per governare», ha continuato il sindaco di Ischia, invitando – tutt’altro che velatamente – il Governatore a dimettersi. Giosi Ferrandino, curiosamente, attacca Caldoro con la stessa moneta utilizzata dall’opposizione ischitana formata dai vari Carmine Bernardo, Ciro Ferrandino e Salvatore Mazzella. Se questi ultimi chiedono al sindaco le dimissioni dopo i risultati registrati alle Europee, lo stesso fa Giosi con Stefano Caldoro, che paga promesse e scelte discutibili, un calderone di inadempienze in cui spiccano i lavori al depuratore della collinetta di San Pietro, che proprio non vogliono iniziare. Anche alla luce di numerosi temi in ballo, non ultimo l’imminente contrattacco del coordinatore regionale di Forza Italia De Siano dopo l’epurazione da Via Iasolino del gruppo ‘Progresso per Ischia’, lo scontro tra Regione e Comune d’Ischia non è destinato a placarsi. L’amministrazione isolana è pronta a presentare il conto: salato, non ci sono dubbi, ma per adesso si limiterà all’intervento di bonifica che sarà presentato all’ente regionale all’atto della riconsegna del cantiere, prevista nei prossimi giorni. Per il resto, metaforicamente parlando, ci sarà tempo.

Ecco la fine di Cava dell’isola progettata ed in corso d’opera ! Sembra che debba cadere una montagna! Ma di quello che c’è sulla montagna non ci si preoccupa! Alberghi, case, strade… tutto regolarmente aperto e funzionante … A nessuno vengono dubbi ???? E poi, ancora reti e pali di ferro per che tra poco saranno divelti dalla giustizia del mare! E diventeranno il prossimo pericolo per chi ama questa spiaggia !!!!

Tanta la carne a cuocere: pinete, manutenzione, polizia municipale, scuole, sicurezza stradale, gestione rifiuti

 

Di Cristian Messina

Ischia. L’amministrazione ischitana è ad un bivio. «Dopo due anni di appannamento», come li ha definiti il sindaco Giosi Ferrandino, e dopo oltre un mese in cui si è discusso principalmente di equilibri politici e poco di problemi nudi e crudi, la maggioranza è chiamata a rispettare le scadenze sulle urgenze isolane, enunciate sabato durante una conferenza stampa tenutasi nella sala consiliare. «Non si tratta di un libro dei sogni, ma di interventi che avevamo già in cantiere e che realizzeremo per avere un territorio migliore», ha ammesso il sindaco. Tra gli interventi più vicini nel tempo trovano ovviamente spazio quelli che riguardano alcuni fiori all’occhiello del nostro territorio, quelli insomma tanto cari al turista: così, entro il 15 luglio è prevista l’organizzazione di servizi per la pulizia e la vivibilità delle spiagge libere, oltre che per contrastare gli ambulanti e la pratica del “sacchetto selvaggio”. Tra le promesse dell’amministrazione spiccano quelle riguardanti lo stato delle pinete, ora in una condizione di degrado per la mancanza di personale: entro il 18 luglio è prevista la pubblicazione di un avviso per la gestione di attività ludico e ricreative all’interno delle pinete, mentre entro la fine di questo stesso mese sono previsti interventi di pulizia, riqualificazione e bonifica delle aree. «Faremo di tutto per le pinete, a costo anche di intervenire personalmente», ha spiegato il sindaco. Ancora una volta Giosi Ferrandino si mostra dunque sensibile alla manutenzione del territorio: entro il 30 settembre sono garantiti dall’amministrazione ischitana servizi per la valorizzazione di strade e piazze, verde pubblico e per il corretto funzionamento della pubblica illuminazione. Non potevano mancare, poi, interventi per migliorare la gestione dei rifiuti: entro il 15 settembre, Giosi Ferrandino ha promesso il potenziamento della raccolta differenziata («Siamo fermi al 50%, dobbiamo migliorare»), la riorganizzazione di Ischia Ambiente e maggiore pulizia nelle zone periferiche d’Ischia. Qui si inseriscono i progetti già partiti per il completamento dell’isola ecologica in Via Arenella e per l’isola ecologica mobile, con finanziamenti per circa mezzo milione di Euro. Tra le promesse del “New Deal” di Giosi spazio anche alle scuole (entro il 5 settembre interventi in tutti gli edifici di competenza comunale), allo sport (spicca la costituzione della Consulta dello Sport, entro il 15 ottobre), a cultura ed eventi (con la ripetizione della positiva esperienza natalizia) e all’istituzione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico. In questo turbinio di novità, sembra pronta una vera e propria rivoluzione per la Polizia Municipale: entro il 31 luglio è prevista una riorganizzazione del corpo, che già a partire dalla prossima settimana dovrà garantire il controllo delle spiagge, dei trasporti pubblici locali (Taxi, NCC, Bus), oltre a maggiore controllo e vivibilità nelle ZTL (non sembrano esserci novità sull’installazione di telecamere). A questi progetti si aggiungono, poi, quelli previsti nel biennio 2012-2014 e per cui già sono pronti i finanziamenti e in alcuni casi si attende solo la conclusione della gara d’appalto: parliamo della sicurezza stradale (pista ciclabile, nuove rotatorie: 3 milioni di Euro), di interventi alle scuole (anche qui pronti 3 milioni), di efficientamento energetico della piscina comunale F.Ferrandino e del Palazzetto dello sport F.Taglialatela, di integrazione e rifunzionalizzazione delle reti fognarie (quasi 7 milioni di finanziamento) e, infine, del ripascimento delle spiagge con il riutilizzo della terra di scavo provenienti dal parcheggio della Siena. Tanta, insomma, la carne a cuocere per i prossimi mesi e anni dell’amministrazione guidata da Giosi Ferrandino, che adesso ha la responsabilità di rispettare scadenze e progetti. Perché c’è la cittadinanza che osserva, speranzosa che alle parole seguano i fatti.

 

L’arrivo di Rosa Ambrosino e l’uscita di Marianna Boccanfuso cambiano le carte in tavola in consiglio comunale: la minoranza si unisce intorno a Gianluca Trani?

 

Di Cristian Messina

 

Ischia. Riportare il Comune d’Ischia ai fasti di un tempo. Questo, in soldoni, l’obiettivo di Giosi Ferrandino e della sua squadra, come spiegato in tutte le salse sabato corso, durante la conferenza in cui è stato presentato il nuovo assessore Rosanna Ambrosino, a cui – tra le tante – vanno le deleghe per le risorse umane e pari opportunità. La maggioranza del Comune d’Ischia sembra pronta a riprendere il filo interrotto due anni fa: a guidare la carica è Giosi Ferrandino, apparso in ripresa dopo un mese di impasse, fatto di inciuci, riunioni e dichiarazioni pubbliche al vetriolo, come quelle recenti di Gianluca Trani. «Dopo un biennio di appannamento e archiviata la collaborazione con Forza Italia, dobbiamo ripartire per il bene del nostro comune», queste le parole pronunciate sabato in sala consiliare dal primo cittadino. Giosi riparte con l’ausilio dello stile reso famoso dal Presidente del consiglio Matteo Renzi, mostrando a chi è giunto sabato in Via Iasolino un programma fatto di slogan (“ReAgiamo”) e scadenze: tanti gli impegni presi dall’amministrazione ischitana, a volere così sottolineare un’inversione di tendenza rispetto al recente passato, in cui si è pensato più agli equilibri di partito che alle sorti del paese e della cittadinanza. Il “New Deal”, il nuovo corso giosiano, riparte sostanzialmente dagli stessi uomini che hanno amministrato il comune capoluogo negli ultimi due anni, una squadra a cui vanno però tolti Gianluca Trani, che rimane Presidente del Consiglio Comunale, e gli esponenti della lista ‘Progresso per Ischia’. Nei fatti, il vero dato politico di questa nuova fase è proprio la frattura con il gruppo ancora vicino a Forza Italia dopo “la scissione di maggio” e la conseguente “defenestrazione” di Marianna Boccanfuso. Un’azione, questa, che porterà ad una piccola rivoluzione in consiglio comunale, con Luigi Mattera e Giorgio Luigi Balestrieri che potrebbero abbandonare l’attendismo dei giorni scorsi (giustificato alla luce di un’ufficialità sulla giunta che tardava ad arrivare) e andare così a consolidare il fortino anti-giosiano, composto in consiglio dai soli Carmine Bernardo, Salvatore Mazzella e Ciro Ferrandino. Con l’eventuale aggiunta dei due “forzisti” e alla luce dell’astensionismo di Gianluca Trani, che indiscrezioni danno sempre più interessato alla candidatura a sindaco in una lista fatta di giovani ed esperti, in consiglio comunale potremmo non vedere più le maggioranze bulgare che hanno caratterizzato gli ultimi due anni. Per adesso, però, i desideri dell’opposizione e di qualche vecchio volpone possono attendere: perché i numeri, quelli sì, sono sempre dalla parte di Giosi Ferrandino, che ieri ha voluto mostrare alla cittadinanza di avere ripreso, finalmente, le redini dell’amministrazione. Ed era ora, alla luce di un’estate che si presenta ricca di insidie e per giunta iniziata con il piede sbagliato, dopo un mese nei fatti perso a discutere delle dinamiche del palazzo. Una “rinascita” fondamentale (nella speranza che alle parole seguano i fatti), perché i prossimi mesi, come i prossimi anni, si preannunciano caldissimi: basti pensare a trasporti, turismo che non decolla, manutenzione e decoro pubblico, abusivismo e alla nota dolente della depurazione, con i lavori alla collinetta di San Pietro che proprio non voglio riprendere. Una vicenda, quest’ultima, legata a doppio filo con il fenomeno dello scarico a mare delle acque termali, con l’inchiesta della Procura di Napoli che sta tenendo in apnea il sistema ricettivo foriano e lacchese. Un’inchiesta che potrebbe mettere sotto la lente d’ingrandimento anche gli altri comuni ischitani: «I nostri albergatori pagano colpe non loro», questo il pensiero di Giosi Ferrandino. «Oltretutto la normativa sugli scarichi non è chiara a chi l’emanata, a chi controlla e a chi deve rispettarla. I casi recenti – ha aggiunto – stanno portando ad una caduta di immagine della nostra isola, il problema è che non si sa come intervenire per invertire la rotta». Così come per altre problematiche, tornerebbe utile fare cerchio, fare “la voce grossa” in Regione, e questo è possibile solo quando un’amministrazione è unita ed è capace di interfacciarsi con altre realtà. Pioveranno pure critiche per una scelta, la nomina di Rosa Ambrosino, che era stata presa quasi un mese fa e che forse andava ufficializzata prima, ma la speranza è che adesso la nuova maggioranza riesca finalmente a dare le giuste risposte alla cittadinanza e a rispettare le scadenze. «Altrimenti – come ha ammesso lo stesso Giosi Ferrandino – è meglio cambiare aria».

Per l’intervento di Guardia Costiera e Polizia alla fine la donna ha desistito e la nave è partita

 

Dalla redazione

ISCHIA – Nervosismo alle stelle nel tardo pomeriggio di ieri nel porto di Ischia. Il traghetto Benito Buono che avrebbe dovuto lasciare l’isola alle ore 18.50 è partito con quasi 40 minuti di ritardo ma non per avarie o motivi addebitabili alla compagnia di navigazione, il ritardo nella partenza è stato determinato dalla singolare protesta di una signora napoletana che non è riuscita ad acquistare il biglietto d’imbarco per il tutto esaurito. La donna invece di verificare la disponibilità per le partenze successive, imperterrita, ancorchè priva di biglietto si è recata sul portellone per cercare di convincere i marinai addetti all’accesso a bordo per poter comunque imbarcarsi. Il personale del “Benito Buono” ha posto un netto rifiuto alla sua richiesta, non avendo la passeggera il titolo di viaggio. Nonostante ciò la donna non ha affatto desistito: è rimasta sul portellone impedendo per oltre mezz’ora la partenza della nave. A questo punto il comandante ha chiesto ed ottenuto l’intervento delle forze dell’ordine: uomini della guardia costiera e della polizia di stato. L’opera di convincimento non è stata semplice ma alle ore 19.30 la signora ha desistito nella solitaria protesta e solo poco dopo il Benito Buono è potuto partire alla volta di Pozzuoli.

L’amministrazione comunale di Francesco Del Deo ha bocciato una mozione del consigliere comunale Domenico Savio del P.C.I.M-L. tendente a riequilibrare il peso insostenibile delle tasse comunali tra i cittadini, secondo il principio di equità civile e sociale “Chi ha di più deve pagare di più, chi ha di meno deve pagare di meno”.

di Mauro Iovino

FORIO - Sabato scorso il Consiglio comunale di Forio, col solo voto favorevole della maggioranza amministrativa, ha approvato le componenti IMU (imposta municipale unica) e TASI (tassa sui servizi indivisibili) dell’imposta unica comunale, la cosiddetta IUC, mentre la componente TARI (tassa sui rifiuti), con l’aumento comunale di circa l’11% rispetto al 2013, la stessa maggioranza l’ha approvata nella seduta del penultimo consiglio comunale, nonostante la forte opposizione e voto contrario del solo Domenico Savio.

«Ancora una volta la maggioranza amministrativa di centrodestra e centrosinistra, politicamente e felicemente unita, ha proposto le due imposte senza tener conto concretamente della diversa situazione reddituale esistente tra le varie fasce di popolazione e tra le diverse categorie imprenditoriali» è il commento del consigliere Savio.

Il coriaceo consigliere di opposizione fa un passaggio in cui elenca tutti i disservizi e le mancanze prodotte dall’amministrazione comunale, così affermando: «È opportuno ricordare nuovamente che a Forio, tra gli altri numerosi e gravi disservizi sociali, mentre l’assistenza domiciliare è vergognosamente sospesa dal mese di dicembre 2013, i bagni pubblici sono chiusi, lo sbocco nel porto di residui fluidi della Cava di Monterone in certe giornate e momenti è un autentico colera, le strade sono prevalentemente dissestate, l’amministrazione contrae mutui non per risolvere prima tali urgenti problemi, ma per pagare debiti pregressi, frutto di un trentennio di scellerata gestione amministrativa clientelare ed elettoralistica della cosa pubblica” insomma da parte di Savio una bocciatura senza mezzi termini verso l’operato dell’amministrazione comunale di Francesco Del Deo.

In quest’altro passaggio Domenico Savio elenca quelle che sono le difficoltà dei soggetti più deboli della società ed in particolare dei pensionati così affermando: «Tutti sanno che oramai le tasse governative, regionali, provinciali e comunali, il mancato adeguamento annuale pieno dei già miseri salari e pensioni alla svalutazione monetaria, l’aumento costante dei ticket sui medicinali, la mancata piena assistenza sanitaria farmaceutica, specialistica, ospedaliera e domiciliare, l’elevata imposizione Irpef sui salari e le pensioni, l’addizionale Irpef regionale e comunale, l’aumento costante del costo della vita, dell’energia elettrica e dei trasporti, stanno letteralmente buttando nella disperazione minandone la sopravvivenza la classe lavoratrice e, particolarmente, i lavoratori pensionati».

A seguire una severa critica all’amministrazione comunale che nell’approvare la IUC, in riferimento all’IMU ha equiparato i fabbricati delle attività culturali e agricole a quelli degli alberghi e pensioni, non prevedendo un’aliquota minima per negozi e botteghe, e stabilito una aliquota bassa per le abitazioni principali di tipo signorile, ville e castelli, con l’aggiunta per le stesse di una detrazione annua di € 200.00, applicando però la medesima aliquota TASI dell’1 per mille per tutti indistintamente equiparando – evidenzia Savio – le prime case dei lavoratori occupati o disoccupati e pensionati vari agli alberghi e pensioni; «vergogna e disumanità!» è il commento che esprime il consigliere Savio.

Dinanzi a questa proposta politica e amministrativa, che Savio definisce «sconcertante e di natura borghese e capitalistica e che non tiene adeguatamente conto delle differenti condizioni economiche esistenti tra le diverse fasce della popolazione e tra le tante categorie imprenditoriali del paese» è stata formalizzata dal coriaceo e combattivo consigliere del partito comunista marxista – leninista un’argomentata mozione di modifica della proposta della maggioranza che prevede: un incremento IMU dal 5,2 al 7,6 e TASI dal 2,5 al 3,3 per mille per le abitazioni principali di tipo signorile, ville e castelli, con la soppressione per le stesse della detrazione annua di € 200,00; la diminuzione dell’aliquota IMU per negozi e botteghe dal 9,2 al 7,6 per mille e per i fabbricati delle attività culturali e agricole dall’8,9 al 7,6 per mille; un incremento dell’aliquota TASI dall’1 al 2,5 per mille per le aziende produttive con fine di lucro, a partire dagli alberghi e pensioni, e per le aree edificabili; la soppressione dell’aliquota TASI dell’1 per mille per tutte le prime case di abitazione.

«La mia – ha dichiarato Savio – è una proposta ragionevole ed equilibrata tendente a creare una maggiore equità sociale tra i cittadini salvaguardando e migliorando le condizioni di vita delle famiglie dei lavoratori occupati, disoccupati e pensionati, delle piccole aziende commerciali, artigianali, agricole, della pesca e delle attività collegate alle arti e mestieri, allo sport. Ma la maggioranza amministrativa – incalza Savio – formata da imprenditori e grandi professionisti benestanti, l’hanno bocciata senza batter ciglio rifiutandosi persino di discuterla e di valutarne l’impatto sul bilancio comunale e sulle condizioni di vita del popolo foriano. Questa è l’amministrazione comunale in carica – con la sua politica delle tasse, che non tiene sufficientemente conto dei bisogni della classe lavoratrice e delle fasce di popolazione economicamente più deboli e che non tassa adeguatamente le grandi attività imprenditoriali e gli imponenti patrimoni immobiliari e finanziari, che detengono la maggiore ricchezza del paese – che un anno fa ha votato la quasi totalità del popolo di Forio. Dunque, costoro non potranno lamentarsi essendo vittime delle loro scelte elettorali» è l’amaro e conclusivo commento di Domenico Savio.

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