Home Attualità Dal Torrione prendono vita le “radici” foriane

Dal Torrione prendono vita le “radici” foriane

Il simbolo del comune ha riaperto i battenti il 28 giugno con un’ inaugurazione performativa: ospite d’onore Giovanni Maltese

 

Di Isabella Puca

 

Forio - È stata Forio, con la sua storia e il suo dialetto, la protagonista della serata di apertura del Museo Civico del Torrione organizzata sabato scorso da Giuseppe Magaldi, presidente dell’Associazione Culturale Radici e da Ilaria Di Meglio storica dell’arte e guida. Una serata davvero importante per i foriani, uno dei loro simboli maggiori si apre a nuova vita e lo fa alla presenza delle istituzioni, in prima fila a eseguire il taglio del nastro il sindaco Del Deo. Il Torrione, primo e più importante baluardo difensivo contro le incursioni dei pirati turchi, e silenzioso custode delle straordinarie opere di Giovanni Maltese, rompe il silenzio cui era costretto da anni di chiusura, riaprendo le porte all’intera comunità isolana. Le sculture in gesso dell’artista foriano possono essere, infatti, ancora ammirate da vicino. Tutti i giorni (ad eccezione del lunedì) dalle ore 10.00 alle 12.45 e dalle ore 19.00 alle 22.45, al costo di due euro, al primo piano del Torrione si può nuovamente respirare il glorioso passato di Forio ammirando le opere di uno dei suoi figli più illustri. Oltre all’esposizione permanente del Maltese, l’Associazione Culturale “radici” prevede sia visite guidate su prenotazione sia manifestazioni di arte e cultura che interesseranno la sala inferiore del Torrione. Sabato 28 giugno è stata inaugurata la mostra dell’artista Nunzia Zambardi con una introspettiva dal titolo “Percorsi”. È questa solo la prima delle mostre che daranno linfa vitale al Torrione per tutta l’estate, «organizzeremo – ha dichiarato la storica Ilaria Di Meglio- una serie di eventi per tutta l’estate, a luglio esporranno Olivieri e Rubica e stiamo lavorando per portare Mariolino Capuano, Rino Coppa e Peperone così da riscoprire i grandi artisti locali. Il 10 agosto organizzeremo una notte al museo per osservare le stelle con il telescopio insomma, iniziative diverse che possano coinvolgere anche i giovani». L’entusiasmo è tanto come pure l’emozione dei presenti e in particolare delle istituzioni, all’oscuro di tutto, quando dall’alto è spuntato proprio Giovanni Maltese. A indossare i suoi panni Leonardo Bilardi, ben contento di interpretare questo ruolo perché in parte foriano che ha interpretato tre poesie scritte da Maltese in dialetto foriano. «È stata una sorpresa – ha continuato la storica di Meglio – per i foriani ascoltare le poesie di Maltese. Chi era presente si è riconosciuto in quel dialetto, il nostro, quello della storia di Forio». L’interpretazione di Leonardo ha voluto sottolineare la figura di Giovanni Maltese come poeta e autore delle sagaci poesie rivolte ai foriani e all’amministrazione foriana del tempo, poesie della raccolta “Cerenne”. «Le tre poesie recitate da Leonardo – ha continuato la Di Meglio – sono state A le furiene, Olluigine e Mola Fract e hanno avuto come “collante” un pezzo scritto da Giuseppe Magaldi, presidente dell’Associazione». Tanti i ragazzi che hanno presenziato all’evento rendendo il Torrione luogo d’interesse non soltanto dal punto di vista storico artistico ma anche come punto di aggregazione. L’Associazione Radici ha il simbolo del torrione con le radici sotto, e l’invito è quello di far rivivere questo simbolo culturale di Forio e far scoprire all’intera collettività la propria memoria storica.

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