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Pontile Italia ’90, completata la messa in sicurezza

Il primo cittadino è un fiume in piena: «L’immobilismo della Giunta Caldoro frena lo sviluppo della Campania: Governatore rifletta su dimissioni»

 

Di Cristian Messina

Ischia – Continua lo scontro tra Comune d’Ischia e Regione Campania. Ancora una volta il sindaco Ferrandino torna a parlare del Pontile di Italia 90 e delle inadempienze della Giunta guidata dal governatore Stefano Caldoro. In un comunicato al vetriolo, il primo cittadino del comune capoluogo ha annunciato il completamento della messa in sicurezza del pontile della discordia. Sono state infatti rimosse strutture fatiscenti, insieme a detriti e immondizia che usurpavano – e non poco – il porto del comune capoluogo, a punto tale che non sono stati pochi i turisti che negli ultimi mesi si sono lamentati dello spettacolo indecoroso. Per il sindaco la colpa è principalmente dell’ente regionale: «C’è una totale mancanza di attenzione da parte della Giunta Caldoro verso realtà come l’isola d’Ischia. È una situazione insostenibile, abbiamo bisogno di risposte». Alla luce del presunto menefreghismo della Regione, il Comune d’Ischia ha provveduto con un atto d’imperio e attraverso l’utilizzo dei suoi operai alla bonifica dell’area, nonostante i lavori fossero di competenza regionale e la gara d’appalto, dichiarata chiusa nel novembre 2013, prevedesse interventi per un importo di circa 1,5 milioni di euro per la demolizione del vecchio pontile e la realizzazione del nuovo approdo per gli aliscafi. «L’immobilismo di Caldoro e della sua maggioranza costituisce un freno allo sviluppo della Campania. Non possiamo essere vittime degli equilibri precari di una Giunta che si ostina a restare al suo posto nonostante non abbia più i numeri per governare», ha continuato il sindaco di Ischia, invitando – tutt’altro che velatamente – il Governatore a dimettersi. Giosi Ferrandino, curiosamente, attacca Caldoro con la stessa moneta utilizzata dall’opposizione ischitana formata dai vari Carmine Bernardo, Ciro Ferrandino e Salvatore Mazzella. Se questi ultimi chiedono al sindaco le dimissioni dopo i risultati registrati alle Europee, lo stesso fa Giosi con Stefano Caldoro, che paga promesse e scelte discutibili, un calderone di inadempienze in cui spiccano i lavori al depuratore della collinetta di San Pietro, che proprio non vogliono iniziare. Anche alla luce di numerosi temi in ballo, non ultimo l’imminente contrattacco del coordinatore regionale di Forza Italia De Siano dopo l’epurazione da Via Iasolino del gruppo ‘Progresso per Ischia’, lo scontro tra Regione e Comune d’Ischia non è destinato a placarsi. L’amministrazione isolana è pronta a presentare il conto: salato, non ci sono dubbi, ma per adesso si limiterà all’intervento di bonifica che sarà presentato all’ente regionale all’atto della riconsegna del cantiere, prevista nei prossimi giorni. Per il resto, metaforicamente parlando, ci sarà tempo.

1 COMMENTO

  1. Giusto l’impegno per lo sconcio del pontile Italia90,mò vorrei mettere in evidenza alcune questioni, poteva essere riparato in danno alla Regione?Magari posizionare le biglietterie e la saletta attesa dove son oggi,le coperture del vecchio pontile non potevano essere riposizionate al nuovo pontile?Perchè per risistemare il parcheggio taxi si son eliminati i due posti per invalidi,risultano ancora visibili benchè siano stati ricoperti dal nero,e’ giusto attendere d’imbarcarsi sugli aliscafi essendo esposti alle intemperie ed al sole incalzante,questo onora l’isola?