Home Attualità Caso Palazzetto, Savio: «Del Deo? Un dittatorello presuntuoso e autoritario»

Caso Palazzetto, Savio: «Del Deo? Un dittatorello presuntuoso e autoritario»

0
Luglio 2012 - Un cittadino si sdraiò a terra per impedire il transito degli automezzi nel parcheggio del Palazzetto dello sport

Luglio 2012 – Un cittadino si sdraiò a terra per impedire il transito degli automezzi nel parcheggio del Palazzetto dello sport

di Francesco Castaldi

FORIO – Quella relativa al Palazzetto dello sport di Forio – che in molti con amaro sarcasmo hanno ribattezzato “Palamunnezza” – è una vicenda che affonda le proprie radici nel passato, tanto che per ripercorrerla nella sua interezza non basterebbe neppure lo spazio di due pagine di giornale. Ciò premesso, ci sembra quantomeno paradossale che un’amministrazione coscienziosa e, almeno a parole, vicina alla cittadinanza foriana, abbia deciso di approvare in sede di Giunta municipale (svoltasi l’8 maggio scorso) una delibera che non temiamo di definire mortificante e scandalosa per l’intera cittadinanza, che con non pochi sacrifici contribuisce a rimpinguare le casse comunali.

Il testo della predetta delibera che è stata approvata ha ad oggetto la realizzazione di un centro di raccolta dei rifiuti urbani (carta, cartone, plastica, vetro, ingombranti, raee, rup, sfalci ecc.), che dovrebbero essere raccolti, almeno nelle astratte intenzioni dei proponenti, nell’area di proprietà comunale (località Casale), sita nelle adiacenze del Palazzetto dello sport di Forio. La deliberazione, per la cronaca, è stata votata all’unanimità dalla Giunta foriana (presieduta dal sindaco Francesco Del Deo e costituita dal suo vice Gianni Matarese e dagli assessori Mena Amalfitano, Vito Manzi, Giuseppe Di Maio e Luciano Castaldi).

Il Decreto del Ministero dell’Ambiente dell’8 aprile 2008, che disciplina i centri di raccolta dei rifiuti differenziati, attribuisce al comune il compito di autorizzare i centri di raccolta comunale dei rifiuti, a condizione che gli stessi rispettino la normativa urbanistica ed edilizia vigente, e che inoltre ne venga data comunicazione alla Regione e alla Provincia. Dal momento che il centro di raccolta di Zaro è attualmente oggetto di sequestro giudiziario e che pertanto urge trovare una soluzione  alternativa affinché possano essere scongiurati il blocco totale della raccolta differenziata e il conseguente commissariamento del comune di Forio, i membri della Giunta hanno deciso di optare per quella che, almeno sulla carta, apparirebbe come la soluzione migliore per tutti.

L'area in cui verrà realizzato in centro di raccolta

L’area in cui verrà realizzato il centro di raccolta

Eppure non tutte le soluzioni, per quanto esse possano di primo acchito risultare risolutive di una determinata problematica, riescono a sortire gli effetti inizialmente auspicati. Il sindaco e i suoi assessori ritengono davvero di poter risolvere definitivamente il problema investendo ben 290 mila euro (mica noccioline) per la realizzazione di un centro di raccolta rifiuti in prossimità di un luogo dove si pratica sport e, soprattutto, nel quale vivono degli interi nuclei familiari?

In un libricino di fiabe scritto dai fratelli Grimm intitolato “Costituzione”, a un certo punto si legge una frase che, in questa precisa sede, ci sembra opportuno rammentare ai nostri lettori: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Ma questo concetto temiamo che sia proprio sfuggito all’amministrazione Del Deo in fase di approvazione della delibera. Probabilmente il sindaco e la sua Giunta, al di là dei provvedimenti adottati dalla Procura della Repubblica – che ha sottoposto a sequestro l’area di Zaro – ritengono più importante assecondare i capricci di una ochetta giuliva come la Ferilli piuttosto che tutelare, come prevede la legge, la salute dei propri cittadini.

Come soleva dire il filosofo danese Søren Kierkegaard «la vita è fatta di scelte»: purtroppo quella presa negli scorsi giorni da Del Deo e dai suoi fidi assessori è, senza mezzi termini, una scelta amministrativa scellerata e iniqua. Auspichiamo, ovviamente, che il primo cittadino possa ravvedersi e valutare di edificare il centro di raccolta dei rifiuti in un’altra zona, possibilmente lontana dal centro abitato. È perfettamente inutile, infatti, tentare di ingraziarsi i residenti del posto promettendo che verrà ridotto loro l’importo della Tari: la salute è un diritto non barattabile.

Nel frattempo sulla vicenda è intervenuto anche il leader del Pciml Domenico Savio, che ha così commentato sul social network Facebook: «Forio non ha un’amministrazione degna di questo nome, è governata da un gruppo di dittatorelli presuntuosi e autoritari che governa facendo arricchire i privati (si vedano, ad esempio, gli appalti della nettezza urbana) e impoverendo la nostra collettività coi disservizi, a partire dal dissesto stradale, il travaso della spazzatura sulle strade, il deposito dell’asfalto grattato nell’area del Palazzetto dello Sport, la collocazione del centro di raccolta dei rifiuti differenziati accanto allo stesso Palazzetto dello Sport, le spiagge e il territorio sporchi e l’inquinamento territoriale.

Purtroppo, al pari del passata – ha proseguito Savio –, anche questa amministrazione l’ha eletta la stragrande maggioranza del popolo foriano, compreso tanti di quelli che si lamentano sul web, che non partecipano alle iniziative di lotta promosse dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista e dal suo consigliere comunale Domenico Savio. Senza lotta politica e sociale per il nostro paese non c’è speranza di rinascita, dovete svegliarvi, avere il coraggio di scendere in piazza e di protestare con noi, a partire dalla partecipazione ai lavori del Consiglio comunale. Noi ci siamo sempre stati e ci siamo, aspettiamo un vostro segnale di adesione e partecipazione».

NESSUN COMMENTO