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#rottaMare: un’inchiesta di Kosmopolis

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L’incontro si terrà presso l’Auditorium del Polifunzionale il 16 maggio alle ore 18.30. L’isola e le politiche del mare al centro delle riflessioni dei ragazzi della Scuola Diocesana di Formazione Politica, giunta al suo secondo anno di attività

ISCHIA – Il mare è il nostro bene comune, nonché la nostra identità, ma lo usiamo come fosse un’inesauribile risorsa da piegare ai nostri capricci! Eppure ci offre l’occasione di ripartire proprio da esso, dai suoi problemi, per rinnovare il senso della nostra appartenenza all’intera isola. Per questo, il mare è, oggi, tra i nostri principali beni “politici”. Giunti al secondo anno di formazione, Kosmopolis ha voluto impegnarsi per uno dei più urgenti problemi politici dell’isola: il mare. Ha svolto un’inchiesta a vari livelli, da cui emerge un quadro contraddittorio.

Una ricerca sociologica, promossa dai giovani di Kosmopolis, nella quale sono stati intervistati oltre quattrocento abitanti dell’isola, ha mostrato quanto gli isolani abbiano a cuore il mare e come ne percepiscano il benessere economico che esso produce. La maggior parte degli intervistati giudica positivamente la regolamentazione dell’Area Marina Protetta e considera i nostri lidi un bene inalienabile di rilevante interesse pubblico.

Al tempo stesso, però, l’analisi dei processi politici degli ultimi anni ha evidenziato che, sul tema della depurazione, ci sono state fasi contraddittorie, dovute anche all’evidente debolezza espressa dal frazionamento del governo dell’isola, articolato in sei diverse amministrazioni. In tale vulnerabilità, si sono insinuati interessi contrastanti, dovuti anche ad una mancata concertazione tra tutti gli enti preposti alla tutela del mare.

Eppure un bene così prezioso viene continuamente minato dagli scarichi fognari incontrollati e dall’assenza di depurazione, mentre mancano sufficienti analisi che possano indicare il suo stato di salute. Inoltre un’attendibile previsione, condotta grazie ai dati forniti dalla Stazione Zoologica “A. Dohrn”, ha mostrato quali potrebbero essere, nel futuro, gli effetti locali dell’acidificazione del mare e i danni causati da particolari tipi di pesca, evidenziando esiti sconfortanti. In sintesi: chissà come sarà il mare ischitano nel prossimo secolo.

L’incontro organizzato da Kosmopolis esporrà tutti questi risultati. Ma non è la denuncia che sta a cuore agli studenti di Kosmopolis, quanto l’amore per la nostra isola e il desiderio di poter dare un contributo specifico al fine di vederne risolti i problemi.

Partendo dalla considerazione che la complessità dell’interazione tra l’uomo e l’ambiente, è tale da non poter affidare il delicato processo decisionale ad un singolo, sia esso un tecnico o un politico, è più che mai indispensabile puntare ad un approccio integrato, capace di includere contemporaneamente la dimensione ambientale, economica, sociale e culturale, affinché la politica possa poi giungere alla sua decisione finale.

Per queste ragioni all’appuntamento del 16 maggio sono state invitate le autorità politiche e gli amministratori, gli studiosi e i tecnici, i cultori degli argomenti trattati e la società civile, per un dibattito, attraverso il quale, giungere ad un’agenda politica condivisa per la nostra isola, accogliendo certi recenti segnali postivi che vengono dalle amministrazioni isolane e stimolandone altri.

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