Forio, via Borbonica: la strada della vergogna
Gianluca Castagna | Forio – E’ la strada collinare che collega i comuni di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio. Un’ampia arteria che scorre alle pendici più verdi dell’Epomeo, lontana dai rumori del centro e ricca di scorci panoramici. Questo è un primo fatto. La cosa che salta subito all’occhio di coloro che attraversano via Borbonica, a piedi o in auto poco importa, è lo stato vergognoso in cui si trova. Degrado, incuria e abbandono da Terzo Mondo. Altro che isola prediletta dal turismo nazionale e internazionale. Qualche giorno fa abbiamo effettuato un sopralluogo, nella parte foriana della strada: Via Baiola, quella che s’immette direttamente nel borgo di Monterone e che versa nello stato più pietoso. Indegno di un paese che voglia dirsi civile e che non perde l’occasione di ribadire la propria vocazione turistica ogni volta che si accende un riflettore o un microfono.
Percorrendo via Borbonica in auto o in motorino, non si può fare a meno di incappare nel pericolo che provoca un manto stradale ormai completamente dissestato. Le radici dei pini ai lati della carreggiata hanno da tempo invaso la sede stradale, creando numerosi pericolosissimi dossi che, pur con il limite di velocità previsto, costringono gli automobilisti a compiere continui e rischiosi slalom. Considerato il flusso di veicoli, presente quotidianamente e destinato a intensificarsi nei prossimi mesi estivi, è evidente come il perdurare e, anzi, l’aggravarsi nel tempo di tale situazione, comporti una persistente, grave insidia alla regolare circolazione veicolare, costituendo – di fatto – un serio pericolo per l’incolumità delle persone che vi transitano.
Le radici degli alberi hanno ormai distrutto buona parte dei marciapiedi. Buche, parti di pavimentazione mancanti, dislivelli e sconnessioni del fondo, mettono davvero a dura prova l’incolumità di residenti e turisti, soprattutto se all’oscuro della situazione e magari passeggiano distratti, guardando il panorama o la natura attorno. Tutta colpa dei pini? Affatto. Esistono diverse tecniche a basso costo, tutte valide, per evitare il riaffioramento delle radici e i danni al manto stradale: si va dall’uso di tessuti geotessili, posti sotto il manto e ai lati della buca d’impianto, impedendo quindi lo sviluppo orizzontale dell’apparato radicale, alla creazione di uno strato “isolante” costituito da sabbia e pietrisco, “ostile” alla crescita delle radici. Una doverosa cura delle alberature con potature periodiche è utile a scongiurare l’improvvisa caduta dei rami. Il problema, in altri termini, non sono i pini, ma l’assenza di manutenzione stradale e cura del territorio. Soprattutto se lontano dal centro cittadino. Anche questo è un fatto.
Non finisce qui. I marciapiedi sono inagibili anche a cause delle erbacce. Piccoli arbusti o veri e propri praticelli naturali coprono completamente il passaggio, costringendo il pedone a invadere la sede stradale con il pericolo di incorrere in un incidente quando le automobili procedono a forte velocità. I marciapiedi sono impraticabili anche per altri motivi. Dove non arriva la natura, ci pensa l’uomo. Ad asfaltare a piacimento, parcheggiare dove vuole (anche con grossi furgoni), invadere l’area con le pretese più arbitrarie. Il colpo di grazia arriva dalla sporcizia. Chi decide di raggiungere a piedi il centro di Forio da Via Borbonica e Via Baiola si trova di fronte uno scenario avvilente: sacchi di immondizia, bottiglie, cartacce, scatoloni, lattine, fazzoletti, secchi di plastica, vecchi giocattoli, ferraglia arrugginita, scheletri di televisori e perfino un termosifone abbandonato. È tutto lì: una discarica a cielo aperto. Ecco come una semplice e rilassante passeggiata può trasformarsi in un vero e proprio incubo. “Sono mesi, forse anni che i marciapiedi si trovano in queste condizioni, ricoperti di rifiuti e vegetazione – commenta un residente della zona – la sporcizia e l’immondizia sono dovuti soprattutto all’inciviltà di alcune persone che non rispettano i tempi e i modi della raccolta differenziata, ma le istituzioni non fanno nulla per arginare questo fenomeno. Più volte abbiamo segnalato la questione ai vigili urbani, ma nessun serio provvedimento è stato preso finora”.
Via Borbonica è ormai una terra di nessuno fuori da ogni tipo di controllo. A parte la telenovela con Ego Eco, il sindaco di Forio Francesco Del Deo e la sua amministrazione continuano a dare segni di immobilità e sfiancante attendismo. Optando per un comodo scaricabarile su “chi ci ha preceduti”. A un anno dall’insediamento, nessuno dei problemi spinosi per il paese (porto, coste, inquinamento, area di trasferenza) è stato davvero affrontato. Figuriamoci intravederne la risoluzione. Tutto è fermo. Il primo cittadino di Forio deve consultarsi con l’intelligentia locale (sic!) pure per decidere se uno spettacolo gli è piaciuto o no. Anche questo – purtroppo – è un fatto.