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Castagna: «L’Asl non ignori le condizioni di illegalità in cui si sta muovendo»

I sindaci di Casamicciola e di Barano rimangono basiti di fronte alle rigide risposte del Direttore Generale dell’Asl che sembra ignorare le più elementari disposizioni di legge in merito al cambio di destinazione d’uso dell’hotel Villa Stefania.

di Antonello De Rosa

CASAMICCIOLA TERME. Il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord ha le idee chiare sull’intricata vicenda che ruota attorno all’hotel Villa Stefania. Va avanti per la sua strada e non sembra voler minimamente fermarsi a riflettere sulle ripercussioni che il trasferimento coatto presso l’ex struttura ricettiva comporterebbe per la serenità dei degenti abituati a vivere presso villa Orizzonte. Giuseppe Ferraro rimane sordo alle rimostranze dei sindaci e agli atti ufficiali perpetrati dall’amministrazione.

«Il trasferimento dei degenti di villa Orizzonte avrà luogo senza ombra di dubbio – dice – e avverrà entro il 31 luglio». Poche settimane e l’ex hotel Villa Stefania si popolerà di una miriade di servizi sanitari, stipati uno di fianco l’altro, con poco rispetto per le delicate esigenze dei pazienti e degli operatori che garantiscono un servizio inestimabile. Tutto sacrificato in nome della spending review.

Il dirigente è preciso nelle sue parole: « Prima di arrivare a questa collocazione logistica abbiamo chiesto aiuto a tutti i Sindaci dell’isola, senza alcun esito; ora, a cose fatte, assistiamo a contestazioni di ogni genere ed a resistenze di piazza e di palazzo. Spero che ora non ci sia davvero un intervento volto a fermare l’avvio delle attività presso la nuova sede, altrimenti l’unica soluzione per noi sarebbe trasferire tutti i servizi sulla terraferma».

Un monito rivolto ai sindaci, e nello specifico al primo cittadino di Casamicciola Terme che negli scorsi giorni ha provveduto a stilare un’ordinanza che intima Giuseppe Ferraro, a ripristinare “a sue cure e spese” entro novanta giorni, la destinazione d’uso della struttura Turistico ricettiva. La trasformazione d’uso, infatti, è stata eseguita in modo illegittimo in zona F3, parte del territorio comunale preservato dal piano regolatore generale a Parco Turistico idrotermale.

Il comune di Casamicciola in sostanza non possiede alcun documento che attesti il cambio di destinazione d’uso di quella che un tempo era una struttura ricettiva. L’ordinanza di sgombero arriva come un fulmine a ciel sereno e sconquassa i piani del direttore generale dell’Asl, che in realtà non sembra affatto scosso dalla mossa dell’amministrazione casamicciolese e che avverte, con una malcelata minaccia, che se ci saranno ulteriori resistenze di palazzo, degenti e dipendenti verranno spostati sulla terraferma, a Pozzuoli. Una tragica eventualità che non lascia indifferenti i sindaci si stanno battendo per i diritti dei degenti di Villa Orizzonte.

«Per quanto mi riguarda ci sono situazioni particolari che l’amministrazione di Casamicciola non può ignorare, esiste un cambio di destinazione d’uso non autorizzato, non potevo di certo ignorare la cosa – chiarisce il primo cittadino di Casamicciola che aggiunge – ne stiamo facendo una questione di legalità. Se Giuseppe Ferraro dice che è intenzionato a spostare i malati a Pozzuoli di certo non ne siamo contenti, la presa di posizione necessita di un confronto. A questo punto sarebbe il caso che l’Asl chiami i sei sindaci per potersi confrontare su una questione intricata e spinosa.

Anche Paolino Buono, sindaco di Barano, si mostra alquanto basito per la netta presa di posizione del dirigente dell’Asl: «Il direttore Giuseppe Ferraro dovrebbe rispettare le regole, come siamo tenuti a rispettare tutti. Viviamo in uno stato di diritti e di doveri, non dovrebbe dimenticarlo. Noi non contestiamo la scelta, anche se mi preoccupa come sindaco e come medico il trasferimento che non ritengo terapeuticamente corretto. Se lui crede che la decisione sia giusta è libero di farlo, ma lo deve fare nel rispetto della legge».

Entrambi i sindaci denunciano il silenzio del direttore dell’Asl che non ha mai chiamato i primi cittadini per renderli partecipi della rivoluzione sanitaria in atto sui territori amministrati.

«Il direttore Ferraro – ribadisce il primo cittadino di Casamicciola – non mi ha mai chiamato per spiegarmi nel dettaglio come volesse agire con Villa Stefania. Mi sono confrontato con l’ufficio tecnico del comune di Casamicciola che mi dice che non esiste il cambio di destinazione d’uso e quindi era obbligatorio muoversi con l’ordinanza che richieda il ripristino dello stato originario dei luoghi. Ho agito come mi obbliga la legge. Se poi mi dimostra che la situazione è a posto, farò presente la cosa agli uffici competenti. Noi però – conclude Castagna – di certo non possiamo chiudere gli occhi di fronte a degli atti. Stiamo agendo per la legalità».

Sulla stessa linea anche il primo cittadino di Barano: «Che Vila Stefania non si adatta a ospitare quei degenti lo dice la legge. Non ha i requisiti adatti per poter ospitare quel genere di attività. Io non voglio entrare nel merito della scelta che spetta a lui, nonostante abbia più volte palesato il mio punto di vista sui danni che provocherebbe spostare i degenti di villa Orizzonte presso la struttura dell’ex Hotel Villa Stefania, ma noi sindaci siamo obbligati a far rispettare la legge».

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