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Auto-compattatori ischitani attaccati da una sassaiola a Giugliano

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I mezzi di raccolta dei rifiuti isolani sono stati attaccati l’altra notte presso gli impianti di Giugliano

di Marco Gaudini

ISCHIA – E’ stato un vero e proprio attacco quello subito dagli auto-compattatori delle aziende che gestiscono la raccolta dei rifiuti sull’isola di Ischia, mentre si recavano agli impianti per il conferimento dei rifiuti a Giugliano.

I mezzi avevano appena finto le operazioni di sversamento presso gli impianti di trattamento dei rifiuti della regione, a Giugliano, e stavano pertanto facendo ritorno sull’isola, quando sono stati assaliti da una sassaiola proveniente da un cavalcavia nella zona industriale di Giugliano.

L’attacco è stato sferrato con grande violenza, ed uno degli automezzi della società Ischia Ambiente è stato colpito sul parabrezza, riportando dei danni. Fortunatamente al momento non risultano feriti tra gli autisti degli auto-compattatori, che sono comunque riusciti a riportare sull’isola i mezzi.

I vertici della società che gestisce la raccolta dei rifiuti ischitani, la Ischia Ambiente, hanno fatto sapere che sporgeranno formale denuncia per fare luce sull’accaduto.

Trapela però un pò di preoccupazione sull’isola, in quanto un episodio del genere non si può facilmente derubricare ad una semplice bravata di ragazzini.

Il rischio è che si tratti di un attacco mirato ai mezzi di raccolta dei rifiuti ischitani, e pertanto a tutta l’organizzazione che garantisce ogni giorno la pulizia dell’isola.

Ischia rimane sempre estremamente esposta all’emergenza rifiuti. L’ultima protesta è stata quella di maggio del personale Ego Eco.

In realtà l’isola d’Ischia è estremamente esposta proprio sul versante rifiuti con comuni come Forio che hanno vissuto gravi emergenze e ancora oggi non riescono a garantire un efficiente sistema di raccolta visto che spesso si notano notevoli cumuli per strada. Proprio a maggio si è fatta sentire anche la protesta di alcuni dipendenti della Ego Eco che ha fatto tremare Forio.

Si sta avvicinando l’estate, e spesso, con il suo avvento, arrivano anche i problemi per la raccolta dei rifiuti, determinando gravi ripercussioni sul settore turistico dell’isola. Se consideriamo ad esempio che un comune piccolo come quello di Lacco Ameno, ha un’autonomia di stoccaggio per i rifiuti indifferenziati di circa due giorni, e che i compattatori possono anche impiegare per le operazioni di scarico e ritorno sull’isola circa 48 ore, ci rendiamo conto di quanto possa essere preoccupante un eventuale rallentamento delle attività della raccolta dei rifiuti sull’isola.

Inoltre l’isola di Ischia non gode più di una “corsia preferenziale” per lo sversamento da quando è stata equiparata ai Comuni della terraferma in quanto ai tempi di conferimento negli impianti di trattamento, pertanto, a volte, già normalmente le aziende che gestiscono i servizi sono costrette a fare dei grossi sforzi per garantire la continuità della raccolta.

Il problema della poca raccolta differenziata sull’isola e i fallimenti del passato

Sicuramente un serio incremento della raccolta differenziata sull’isola, ridurrebbe di molto gli eventuali disagi, garantendo la possibilità di poter ben fronteggiare le emergenze, anche prolungate.

Resta, pertanto, essenziale, capire la natura di questo attacco, per evitare dannose eventuali emergenze rifiuti sull’Isola, che vanificherebbero il lavoro delle tante aziende ischitane del settore turistico, determinando un grave danno per tutta l’isola.

La verità è che per essere indipendente da qualsiasi emergenza o problema nello smaltimento della spazzatura oltre che ad una buona differenziata l’isola dovrebbe dotarsi almeno di un piccolo Stir – sistema di tritovagliatura – . Chi ha provato solo a proporre una simile idea è stato però travolto dalle critiche e quindi tutti i comuni restano “ostaggio” della terraferma.

L’incredibile vicenda del sito di trasferenza individuato a Zaro

Serve un’alleanza tra i sindaci per trovare una soluzione al problema dei rifiuti sull’isola d’Ischia. Ne e’ convinto Francesco Del Deo, sindaco di Forio, uno dei sei comuni dell’isola che ha più volte tentato di trovare una soluzione condivisa per risolvere il problema dei rifiuti in tutti e 6 i comuni isolani.
Tra le idee del primo cittadino c’era anche quella di noleggiare con gli altri sindaci
 un unico traghetto per trasferire i rifiuti sulla terraferma, ma prima di tutto bisognava trovare un sito per la trasferenza.

Sito che fu identificato nel sito di Zaro scatenando immediate proteste delle popolazioni locali e di alcuni vip e in particolare di Sabrina Ferilli che ha la casa non lontano dal sito. Zaro non doveva essere una discarica ma un sito di trasferenza dove i rifiuti che arrivano con i camion vengono trasferiti nei compattatori e quando questi sono pieni partono per la terraferma. Alla fine però non se ne è fatto nulla visto che il gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura dispose il sequestro preventivo dell’area. Il sequestro fu eseguito dagli agenti del Commissariato di Ischia e la Procura si mosse ipotizzando i reati di stoccaggio non autorizzato di rifiuti, costruzione abusiva in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed emissioni di miasmi maleodoranti. Oggi però una nuova emergenza incombe su questa estate ischitana.

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