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Ischia saluta per l’ultima volta Vincenzo Mazzella

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IL FATTO I funerali del 24enne si svolgeranno oggi pomeriggio presso la Chiesa dello Spirito Santo a partire dalle 16.30

Accusati di omicidio colposo il conducente dell’Opel Corsa e del camion

ISCHIA  Si svolgeranno oggi pomeriggio alle ore 16.30, presso la Chiesa Parrocchiale dello Spirito Santo, i funerali di Vincenzo Mazzella, il ventiquattrenne ischitano vittima del tragico sinistro stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì scorso lungo la litoranea di Casamicciola, all’altezza del bar Topless. Il medico legale nominato dalla Procura della Repubblica, il dottor Antonio Cavezza, dopo opportuna autorizzazione, ha effettuato l’esame esterno della salma. La difesa della famiglia Mazzella è stata affidata agli avvocati Lorenzo Bruno Molinaro e Massimo Stilla. Gli indagati, l’autista del camion Marco Pesce e autista della Opel Luigi Oratore, accusati di omicidio colposo, saranno invece patrocinati in giudizio dall’avvocato Filomena Giglio. Le indagini relative a questa vicenda, infine, sono state affidate al pubblico ministero Lalia Morra. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, sembra che il ventiquattrenne fosse in fase di sorpasso di un camion con rimorchio. Scelta decisamente avventata, che purtroppo è costata la vita a Vincenzo: infatti, il ragazzo è stato letteralmente travolto da un’auto, l’Opel Corsa di colore nero, proveniente dal senso di marcia opposto.
Nella caduta il giovane è rimbalzato nella corsia dove si trovava a passare l’autoarticolato, finendo tra le sue ruote. Il camion lo ha travolto con il rimorchio e dopo una decina di metri si è fermato avendo l’autista intuito fosse accaduto qualcosa di grave. Il corpo esanime di Vincenzo Mazzella è rimasto per dieci minuti, forse quindici, bloccato sotto il vano merci. La situazione è apparsa a tutti disperata sin dal primo momento. Il giovane era riverso sotto il camion, immobile, con il casco in testa ma fermo, senza alcun segno di vita. Per agevolare le operazioni di soccorso e recupero del corpo il conducente dell’autoarticolato ha cominciato a smontare diversi pezzi del proprio mezzo, aiutato da alcuni passanti.
Il quadro clinico del ragazzo è apparso fin da subito gravissimo ai paramedici del 118, che infatti hanno avvisato la propria centrale operativa che si trattava di un “codice rosso” e hanno quindi provveduto a trasportare il giovane a sirene spiegate presso l’ospedale “Rizzoli”. Vincenzo, ormai privo di sensi, è spirato poco dopo il suo arrivo al nosocomio lacchese. Inutili i tentativi di rianimazione messi in pratica dal personale medico, che non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso del venticinquenne.

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