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L’Isola del fai da te

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Dopo l’esempio virtuoso della amministrazione casamicciolese i cittadini che si prodigano per ridare lustro al proprio territorio non si contano. Dopo la rispolverata attuata dai residenti di Casamicciola al proprio comune anche a Ischia i cittadini si muovono per mettere a nuovo i tasselli degradati del proprio territorio.

Di Antonello De Rosa | ISCHIA – Sembra che Ischia sia attraversata da un’apprezzabile voglia di contribuire per migliorare le cose, per rendere il proprio territorio sempre più bello e adeguato a un’isola che fa del turismo una vocazione e la fonte primaria del proprio sostentamento economico. È successo nelle scorse settimane nel comune di Casamicciola dove le parole del nuovo sindaco , Giovan Battista Castagna, avevano richiamato la necessità, già durante la campagna elettorale, di coinvolgere la cittadinanza e farla diventare parte attiva del territorio in cui vive, di farle riscoprire l’amore per la propria terra e la necessità di salvaguardare il territorio attraverso un impegno concreto per tenere sempre in ordine il paese.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl sindaco di Casamicciola non aveva lasciato cadere le promesse elargite in primavera in un abisso di indolenza, ha dimostrato di crederci davvero, si è rimboccato le maniche e assieme ai consiglieri di maggioranza dell’amministrazione del comune termale ha rimesso a nuovo il Capricho, la struttura situata nel cuore pulsante di Casamicciola Terme che dopo ore di duro lavoro della classe politica e di molti volontari richiamati dall’appello del sindaco ha cambiato faccia. Un piccolo esercito di volenterosi ha cancellato con energiche pennellate di rinnovamento quel velo fatiscente che da troppo tempo copriva l’edificio simbolo del profondo degrado in cui era piombato il comune .  Un atteggiamento propositivo che ha influenzato un po’ tutta la cittadinanza del comune termale che si sta prodigando per tenere in ordine i vari fazzoletti di territorio bisognosi di una decisa manutenzione che al momento le depauperate casse del Comune non consentirebbero di attuare.

Durante la campagna elettorale il sindaco ha rievocato le parole di J.F. Kennedy, il presidente degli Stati Uniti d’America che all’inizio degli anni ’60 aveva infuso una forte dose di speranza nella popolazione americana attraverso parole che incitavano al forte senso civico e al sentimento di appartenenza che alberga nello spirito di ogni buon americano. Discorsi che avevano risvegliato negli animi più sensibili tra i suoi sostenitori la volontà di dare una mano concreta e fattiva per mantenere il luogo in cui si vive il più pulito e organizzato possibile. Una reazione a catena virtuosa, cadenzata dalla voglia di dare il proprio contributo fattivo per il benessere della propria comunità.

Foto pezzo principaleSull’isola sembra che piccoli passi verso questo modello si stiano muovendo. Dopo l’impegno dei cittadini di Casamicciola a prendersi cura di una porzione del proprio territorio, l’integerrimo esempio di senso civico fa breccia anche nel comune capoluogo. Protagonista della benefica ventata di dedizione è il viale dei Bambini, la passeggiata che unisce via Foschini alla centrale via Alfredo De Luca. Una scorciatoia che per lungo tempo è stata caratterizzata da incuria e degrado e che di recente sembra tornare agli antichi fasti perduti grazie alla bella iniziativa di “Creativamente”, la fiera dell’artigianato che ripopola di vivacità un viale per troppo tempo abbandonato a se stesso.

I dipinti, le sculture e i manufatti che rallegrano la passeggiata con i genuini prodotti del “made in Ischia” hanno dato nuova vita al Viale dei bambini che lo scorso aprile aveva visto per la sua inaugurazione una nutrita delegazione del gotha politico del comune di Ischia: il vicesindaco Barile, l’assessore Giosuè Mazzella e i consiglieri Di Vaia ed Enzo Ferrandino si erano, infatti, radunati all’ingresso del Viale per tagliare il nastro della Fiera.

A urtare notevolmente con il rinvigorito viale era però l’insegna all’ingresso, recante la scritta “Viale dei Bambini”, ormai incrostata, dopo decenni di abbandono, da una massiccia coltre di ruggine che ne dava un aspetto malandato e trascurato. Ci hanno pensato gli esercenti che realizzano alla fiera dell’artigianato a prodigarsi per la porzione di territorio che li accoglie ogni mercoledì. Nello specifico Nadia Pesce de “La Mangrovia”, ha ridato una decisa rinfrescata alla scritta all’ingresso del viale, che adesso ha perso quel triste alone di deterioramento grazie a qualche semplice pennellata di vernice e al lavoro di poche decine di minuti attuato da una persona di buona volontà.

È vero, viviamo in tempi di spending review, l’austerity che aleggia sulle popolazione europee mortifica la libera iniziativa, ma il senso civico è in queste occasioni che mostra tutta la propria genuina forza propulsiva. E fa balenare alla mente dei tanti passanti che possono ammirare una scritta rinvigorita una semplice domanda: ci voleva poi tanto per rimettere a nuovo un’insegna simbolo ormai di abbandono? È bastata un po’ di vernice e il lavoro di poche decine di minuti di una volontaria per scacciare l’alone di degrado da un importante tessera del nostro territorio, si muovessero tutti gli isolani in impeti del genere l’isola splenderebbe di luce propria.

 

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