Home Attualità Si tuffa dallo scoglio: tragedia sfiorata a Ischia

Si tuffa dallo scoglio: tragedia sfiorata a Ischia

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Ferito un dodicenne, trasferito in elicottero al Santobono. Soccorso dagli amici con cui stava facendo il bagno è stato portato dalla zia che ha chiamato il 118. Un fatto che sia da monito per i più piccoli: attenzione, il pericolo è dietro l’angolo

dalla REDAZIONE

ISCHIA La spiaggia della Mandra, una delle zone più frequentate dell’isola verde, si stava per trasformare nel teatro di una tragedia. Lunedì, in una delle prime mattine calde di questo inizio estate, un ragazzino di dodici anni ha sfiorato la morte lanciandosi dagli scogli nei pressi dell’ex carcere. Il giovane, nel tuffarsi, così come faceva il gruppetto di amiche e amici che sono andati con lui a fare il primo bagno dell’estate, giunte le tanto agognate vacanze estive a conclusione dell’anno scolastico, ha impattato violentemente con la testa sulla sabbia. Subito dopo, anche alla luce di una copiosa fuoriuscita di sangue, si sono vissuti attimi di panico sulla spiaggia ischitana: le urla dei ragazzini hanno richiamato l’attenzione di alcuni parenti del giovane, in particolare della zia che si trovava in un’altra parte della spiaggia, nei pressi dell’adiacente ristorante “Il Sole mio“. La zia del piccolo si è subito recata sul luogo dell’incidente, rendendosi fin da subito conto della gravità di quanto accaduto al minore. Sulla spiaggia, dopo essere stati tempestivamente allertati dalla stessa zia, sono sopraggiunti i medici e paramedici del 118 che con solerzia hanno provveduto a prestare le prime cure del caso all’interno dell’ambulanza che è rimasta ferma in via Pontano per circa un quarto d’ora. Successivamente il protagonista di questa sfortunata vicenda è stato trasportato presso l’ospedale Anna Rizzoli. I medici del nosocomio lacchese, dopo avere effettuato le opportune medicazioni e alcune analisi, hanno ritenuto opportuno che il giovane tuffatore fosse immediatamente trasferito, a scopo meramente precauzionale e per specifici e maggiori accertamenti, presso l’ospedale Santo Bono di Napoli, dove il personale sanitario sta provvedendo a tutt’oggi ad accudire il ragazzo. Stando ad alcune indiscrezioni trapelate nel corso della giornata di ieri dagli ambienti della struttura sanitaria sita in terraferma, il dodicenne se l’è vista brutta e per poco non andava incontro a conseguenze ben più gravi, fortunatamente il referto parla “solo” di una vertebra rotta: per questo dovrà portare un busto per alcuni mesi. Insomma, non sarà un’estate piacevole per l’improvvisato tuffatore, che pagherà una leggerezza con un po’ di riposo forzato, proprio mentre i suoi coetanei si godranno piacevoli giornate al mare. Una storia che può essere da lezione non solo per gli amici della vittima dell’incidente, che forse d’ora in poi ci penseranno due volte prima di organizzare giochi pericolosi, ma soprattutto per tutti i giovani che questa estate – liberi dagli impegni scolastici – popoleranno le spiagge della nostra isola. La speranza, dunque, è che questa vicenda spiacevole sia da monito per i più piccoli: bisogna fare attenzione, il pericolo è dietro l’angolo e basta veramente un attimo per perdere tutto, gli affetti, la vita. Prendendo spunto da questa vicenda, ci sembra doveroso sottolineare il comportamento censurabile avuto in questa circostanza dal ragazzo e dai suoi amici, che speriamo possano fare ammenda e decidere di dedicarsi ai racchettoni piuttosto che emulare con risultati certamente non esaltanti le gesta della tuffatrice olimpionica Tania Cagnotto.

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