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L’intricato futuro della giunta ischitana

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PD e “Noi per Ischia” saranno al centro del nuovo progetto amministrativo. Da valutare le posizioni di Gianluca Trani e del gruppo “Progresso per Ischia”

Cr.Me.

Ischia. Sono pochi i giorni che ci dividono dallo tsunami che investirà la giunta del Comune d’Ischia. Non lasciatevi ingannare dall’andamento del pubblico consesso di mercoledì, in cui ad alzare la voce è stata in realtà solo la minoranza capitanata dai vari Ciro Ferrandino e Carmine Bernardo. Il fuoco arde, statene certi: in tanti speravano nello scontro frontale all’interno della maggioranza, che invece ha fatto pervenire in blocco il sostegno al progetto amministrativo guidato da Giosi Ferrandino. Quattro assessori su cinque – Carmine Barile, Giosuè Mazzella, Sandro Iannotta e Isidoro Di Meglio – hanno rimesso le deleghe al sindaco. All’appello manca Marianna Boccanfuso, guarda caso facente parte proprio di “Progresso Per Ischia”, il gruppo consiliare di centrodestra nell’occhio del ciclone per il mancato appoggio a Giosi per la corsa alle Europee. Dimissioni o no dell’assessore forzista, la giunta sarà letteralmente rivoluzionata e non possiamo escludere la presenza futura di qualche volto nuovo: tutto dipenderà dalle decisioni del sindaco Ferrandino, rese pubbliche nell’ambito del prossimo consiglio comunale. In questo turbinio di nomine e rumors, appare ovvia la conferma dei gruppi di maggioranza che fanno capo al Partito Democratico, i cui esponenti hanno rimesso ogni incarico politico, amministrativo e istituzionale, in particolare la presidenza e la vicepresidenza del consiglio (per “consentire un riassetto degli organi di governo dell’ente, per garantire il prosieguo dell’esperienza amministrativa”, come ha ammesso mercoledì il Capogruppo PD Pasqualino Migliaccio). Certo, anche nel partito principale della maggioranza ci sono problemi, conseguenza dello scarso risultato conseguito alle scorse Europee nel Comune di Ischia. Alcuni esponenti sono accusati di essersi impegnati poco per la campagna elettorale o, peggio ancora, di avere sostenuto candidati in competizione con lo stesso Ferrandino come Nicola Caputo. Ancora da chiarire, in questo senso, la situazione di Gianluca Trani, assente al consiglio comunale di mercoledì per una presunta influenza: il gruppo PD ha rimesso la carica di presidente del consiglio, ma lo ha fatto senza il suo assenso? Appare intricata anche la posizione del gruppo “Noi per Ischia”, l’altra anima forzista della maggioranza: anche in questo caso ogni incarico è stato rimesso nelle mani del sindaco e, per questo, sono molte le possibilità di vedere uno degli esponenti principali della lista occupare i banchi della giunta. Tutto normale, fino a qui, ma rimane una questione aperta con il coordinatore campano di Forza Italia, Domenico De Siano: i vari Iannotta, Mollo e Paolo Ferrandino hanno accolto negativamente le dichiarazioni sulla fine dell’accordo PD-Forza Italia rese una settimana fa al Calise, non ci sorprenderebbe a questo punto una reazione dell’ex sindaco di Lacco Ameno. Oltretutto, il dato politico appare evidente: “Noi per Ischia” ha giurato fedeltà a Giosi, senza preoccuparsi delle conseguenze e di un’eventuale risposta di De Siano, un atto che il primo cittadino isolano e il gruppo PD hanno particolarmente apprezzato (“Si sono dimostrati prima ischitani e poi appartenenti ad un credo politico”, ha dichiarato Enzo Ferrandino). Chi invece si trova in una posizione veramente difficile, come anticipammo addirittura prima delle Europee, è il gruppo “Progresso per Ischia”. I motivi sono molteplici: il mancato appoggio a Giosi Ferrandino per le Europee e, durante il consiglio comunale, il giudizio tutt’altro che negativo sulle parole di De Siano (“Sono state dichiarazioni goliardiche rese in piena campagna elettorale”, ha detto Luigi Mattera). Ma la posizione critica si spiega soprattutto con la mancata partecipazione alla rovente riunione che si è tenuta martedì in via Iasolino, che ha portato alle dimissioni dei quattro assessori. Luigi Balestriere e soci aspettavano un invito che non è mai arrivato, dimostrazione ulteriore che il destino di questo gruppo appare già segnato. In questa situazione di incertezza, nella serata di ieri c’è stato un incontro tra Balestriere, Marianna Boccanfuso e Luigi Mattera per decidere la linea da tenere nei prossimi tempi. Il futuro della giunta del Comune d’Ischia appare dunque ancora ricco di incognite: per scoprire i nuovi scenari, non ci resta che aspettare i “quattro, cinque giorni” annunciati da Giosi Ferrandino al termine del consiglio comunale di due giorni fa. Solo a quel punto scopriremo i nomi nuovi della giunta e gli effetti di un terremoto che potrà caratterizzare i prossimi anni in politica del comune capoluogo.

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