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Via gli pneumatici dal mare di Ischia

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Gianluca Castagna| Ischia – E’ partita lo scorso 8 maggio da Ponza la caccia subacquea ai vecchi pneumatici abbandonati nei fondali italiani. Pessima abitudine, senza motivazioni ragionevoli, che contribuisce a distruggere l’equilibrio delicato della vita nei nostri mari. Ecco perché l’associazione Marevivo, in stretta collaborazione con le Capitanerie di Porto e l’EcoTyre (consorzio attivo nella raccolta e gestione degli pneumatici fuori uso), ha promosso una lodevole iniziativa a livello nazionale denominata “PFU Zero nelle isole minori”.
L’iniziativa prevede una raccolta straordinaria di copertoni d’automobile abbandonati in mare e coinvolgerà i fondali del porto di 11 isole di 6 diverse regioni italiane: Lazio, Sardegna, Sicilia, Toscana, Puglia, Campania. Dopo Ponza, la prossima tappa è La Maddalena in Sardegna, il 10 giugno; sarà poi la volta di Ischia, giovedì 12 giugno. Seguirà la settimana delle Eolie, con Vulcano (16 giugno), Panarea (17 giugno), Salina (18 giugno), Stromboli (19 giugno) e Lipari (20 giugno). Le ultime tre tappe saranno l’isola del Giglio, mercoledì 25 giugno, le isole Tremiti, venerdì 27 giugno, e per chiudere Capri, lunedì 30 giugno.

Gummy2«Questo progetto con EcoTyre – ha spiegato Rosalba Giugni, presidente di Marevivo – ci consente, ancora una volta, di muoverci allo stesso tempo su due piani per noi fondamentali: operare concretamente a tutela del mare e far germogliare e sviluppare nelle nuove generazioni il concetto chiave che la vita e la salute dell’uomo dipendono dall’integrità dell’ecosistema marino costiero».
Una tappa ulteriore dell’impegno concreto che Marevivo porta avanti da tempo nelle isole minori italiane, considerate come laboratori di sostenibilità e dove è possibile attuare “best practice” per dare un’impronta diversa a un mercato decisivo per l’economia locale (e non solo) come quello del turismo. «La  nostra divisione sub – ha continuato la Giugni –  libererà, nei prossimi mesi, i fondali dei porti selezionati da centinaia di pneumatici abbandonati e contemporaneamente i nostri operatori daranno vita ad attività di educazione ambientale, che rappresenta, come sempre, un momento formativo e prezioso per i più giovani».

Sulle banchine, infatti, saranno organizzate iniziative di sensibilizzazione per turisti e cittadini, con un’attenzione particolare ai più piccoli. I bambini saranno coinvolti in giochi e attività ricreative grazie a Gummy, la mascotte di EcoTyre, e, proprio attraverso il gioco, sarà spiegata l’importanzadi una corretta gestione delle gomme fuori uso,  e quanto il recupero di questi rifiuti sia necessario per salvaguardare l’ambiente e, in particolare, quello marino.
«Per città più vivibili e mari più puliti – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in occasione della presentazione del progetto – dobbiamo rafforzare la sensibilità ambientale degli italiani e soprattutto puntare sull’educazione delle nuove generazioni. Ogni iniziativa che coinvolge i giovani e li rende protagonisti della difesa dell’ambiente contribuisce a gettare le basi per un Paese davvero ecosostenibile e quindi più civile».

Raccolta pneumatici 3Una volta ripuliti, i copertoni saranno trasferiti sui moli e un mezzo di EcoTyre li caricherà per portarli presso gli impianti di trattamento in cui verranno avviati al recupero. Questa speciale tipologia di rifiuto, com’è noto, è dannosissimo per l’ambiente, comporta alti costi di smaltimento ma, se gestita in modo corretto, è riciclabile al 100% e utilizzabile per fondi stradali, superfici sportive, materiale per l’isolamento o per l’arredo urbano.
«Il piano – ha precisato Enrico Ambrogio, Presidente EcoTyre – permetterà ai Comuni di bonificare i porti con un’attività di raccolta che sarà interamente sostenuta dal Consorzio e dai suoi 300 soci. Questa iniziativa va ad affiancarsi alle numerose raccolte straordinarie realizzate nel corso dell’anno a sostegno delle amministrazioni comunali, che hanno chiesto il nostro aiuto. Permette, inoltre, di promuovere comportamenti virtuosi e sostenibili tra i cittadini, l’anello fondamentale da cui parte l’intera filiera del riciclo».
Appuntamento dunque a giovedì prossimo per liberare i fondali dell’isola d’Ischia da questi nemici mortali non solo del mare, ma della vita stessa sul nostro pianeta. Non dimentichiamoci che l’ecosistema marino esercita una funzione fondamentale anche nell’ambito del clima e dunque nel regolare processo di nascita e di sviluppo di tutte le specie vegetali e animali. Compresa la nostra.

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